lunedì 27 gennaio 2014

27 gennaio 2014: giorno della Memoria

Cielo grigio, quasi bianco. A me questo colore piace, ogni cosa sembra risaltare ancora di più sullo sfondo di questo cielo talmente monocolore da sembrare quasi finto...


Piove e siamo in attesa della Grande Neve ed è il giorno della Memoria, sui social network e in tv girano immagini e parole, questo blog è il mio diario e quindi sento di non potermi esimere dallo scriverne.

Questo è quanto ho scritto sul mio profilo personale di Facebook:

"Sì, oggi è il giorno della Memoria... 
sì, non basta lavarsi la coscienza un solo giorno all'anno... 
sì, la Storia recente ci insegna che commemorare non significa che certe cose non succederanno più... 
sì, il giorno della Memoria non serve solo a ricordare i campi di sterminio o la persecuzione degli ebrei o di minoranze, ma quanto l'uomo è in grado di fare, nel male... 
sì, si tratta di crimini contro l'umanità, ma in fondo anche chi li ha perpetrati erano (e sono) uomini, anche se vorremmo pensare di no... 
sì, direi proprio che questa giornata debba servire a ricordarci che NOI, uomini donne umanità, siamo sia vittime che carnefici, siamo in grado di fare del bene e di fare del male, la differenza sta nella nostra scelta...in questo giorno io voglio ricordare quanto male l'umanità è in grado di fare e ricordarmi, sempre e comunque, che la differenza nel mio giudizio verso i singoli è determinata dalla scelta che l'individuo fa..."


A fronte di questo io, oggi come ieri e come domani, voglio ricordarmi che anche io faccio parte di questa umanità che è buona ed è cattiva e come lei anche io sono buona e sono cattiva, come lei sono "potenzialmente" in grado di uccidere, torturare, odiare o, ancora peggio, voltarmi dall'altra parte... voglio ricordarmelo per essere in grado di scegliere di NON essere così...

Voglio scegliere di guardare questo cielo grigio quasi bianco e questa pioggia, riempirmi la testa di colori e "pensieri felici", ascoltando buona musica, leggendo buoni libri, conversando con buoni amici e facendo così so che riuscirò a trasmettere la mia parte (forse piccola, ma c'è) buona anche agli altri, non scambiatela con leggerezza per indifferenza, perché è una cosa diversa: così come l'odio si trasmette, altrettanto si trasmette l'amore in tutte le sue forme e nel mio piccolo è così che intendo contribuire...






domenica 26 gennaio 2014

parlando di libri senza farne recensioni

Questo mio post domenicale lo dedico ai libri, non ai libri che ho letto, a quelli che avrei voluto leggere o a quelli che non leggerò mai, ma scriverò alquanto confusamente di libri in generale, parlandovi (anzi, scrivendovi) di due piccoli momenti di questa mia settimana...

Ieri ho partecipato (con vergognoso ritardo, ahimè) ad un incontro su una delle mie autrici preferite: Agatha Christie. Sono arrivata tardi in quanto un'amica romana è passata inaspettatamente dalle mie parti e non potevo mancare a quel piacevole caffè accompagnato da quattro chiacchiere con un'amica lontana, piacevoli chiacchiere che mi hanno fatto dimenticare di tener d'occhio l'orologio e perdere il contatto con il tempo.

Comunque sono arrivata in libreria (la piccola, deliziosa, libreria fuori dal tempo e dallo spazio Les Bouquinistes a Pistoia) dove già erano iniziate le domande finali allo scrittore Lucio Nocentini, autore di piacevoli intermezzi di sana giallistica alla Christie, conditi da portate culinarie ed ironia. Mi sono seduta in fondo alla saletta (un classico per me), ho ascoltato ed annuito dietro le teste degli altri astanti, ho atteso che fosse il momento "sacro" del buffet, quando tutti si alzano e vanno verso il tavolino imbandito e il relatore/scrittore/intervenuto rimane a disposizione per i singoli ^_^
Ho conversato piacevolmente con Lucio, ammirato ed invidiato la sua incredibile collezione di volumi di Agatha, spaziante tra lingue, luoghi ed epoche diverse, le copertine con quel caratteristico colore giallo che fa da cornice ad illustrazioni che non si discostano dal racconto e che tracciano un chiaro indizio su cosa troverai nel libro, belli al tatto, alla vista e alla memoria.


Giorni fa, invece, mentre mettevo a posto (si fa per dire, qui nella casa-lab il posto ormai non esiste più, occorrono interventi da altre dimensioni ^_^) alcuni libri portati giù dalla mia casa in montagna, ho ripreso in mano un libro che mi ha accompagnato per circa venti anni. Ne trovai una copia quando mi occupavo da volontaria della biblioteca/emeroteca dell'Associazione per la quale poi ho lavorato per molti anni. Su quella copia, qualcuno aveva annotato un proprio sogno e quel qualcuno aveva poi collegato con poche belle parole quel sogno a ciò che aveva letto nel libro, le parole erano intense e mi spinsero a leggere "Un uomo" di Oriana Fallaci.
Senza aver vissuto la Fallaci del ben più noto "Lettere ad un bambino mai nato", senza averne discusso poi le vicende strettamente politiche, le provocazioni che inducevano a darle etichette fortemente crude e crudeli, saperla vicina nello spazio, con quella "toscanità" che me la rendeva vicina, una donna forte cresciuta in molte città, una donna che ha vissuto intensamente e che ha saputo farmi vivere intensamente leggendo i suoi scritti...anzi, non voglio continuare a scrivere "una donna", voglio scrivere "Una persona" perché il suo essere forte e combattiva e intelligentemente presa dagli eventi della vita sua ed altri è indipendente dal genere, non esistono "donne forti " o "uomini forti", esistono Persone Forti, persone che nel bene e nel male vivono intensamente la propria vita e, cosa ben più rara, sanno metterla su carta.
Bon, nel tempo ho letto anche altro della Fallaci, ma "Un uomo" mi è rimasto dentro e quando ne ho parlato a Paolo lui se ne è uscito con un "Non te l'ho detto? Riccardo ha scritto un paio di libri su di lei perché gli è stato amico fino alla sua morte."..
Ecco, potete capire quanto il sapere che una persona che conosco è stata così vicina ad una Persona che ho così ammirato possa essere stata una piacevole sorpresa? Ovviamente ho contattato subito mia cognata (moglie di Riccardo ^_^) che mi consegnerà copia del volume, ma, cosa ancora più preziosa, che mi racconterà di lei, non per curiosità morbose su cosa diceva/faceva, ma solo per potermela immaginare nella sua quotidianità, nei suo gesti, nel fumo delle sue sigarette americane...Ecco, conoscere qualcuno che l'ha conosciuta è un po' come conoscerla io stessa, voglio "appropriarmi" di meriti non miei? Non credo, sicuramente però è fonte per me di molto orgoglio..


Ecco, è stata una settimana dettata dai libri e da autrici che amo, seppure così diverse tra loro (...ma forse, a guardar bene, nemmeno poi così diverse nella loro vita...entrambe presenti come parte attiva durante guerre diverse, con amori conflittuali e dolorosi, persone forti...).

Nel titolo di questo post ho scritto che non avrei fatto recensioni, per quelle vi lascio il link di Giulia di M'hanno detto di fare un blog, che si diletta fra titoli di vario genere e vari autori grazie alla sua passione per la lettura ed alla freschezza ed alla curiosità di scoprire cose nuove e ri-scoprire cose vecchie ^_^

lunedì 13 gennaio 2014

un po' di parole...un po' di me...

Ieri sera tardi, prima di andare a dormire, mi è capitato di leggere un post di un'amica blogger. Non un'amica qualsiasi, ma un'amica speciale, di quelle che sanno parlarti al cuore e che mentre riflettono sulle cose e su se stesse aiutano anche me a fare altrettanto...

L'amica in questione è Cecilia di Casa Edera e non vi nego che anche grazie a lei ed alle sue parole, ai suoi sorrisi ed alla sua "ricerca" continua, ho imparato a volermi un po' più bene e a riconoscermi alcune "femminilità" che prima mi ero negata.
Questo post nasce dalla riflessione che, contrariamente a lei, io in questo mio blog parlo molto poco di me stessa, fatto salvo tramite ciò che creo (che comunque è una parte importante di me, ovvio) e dato che il blog in sé nasce come "diario" mi sembra poco corretto per chi mi legge e magari vorrebbe aggiungere un pezzettino di vita vera a ciò che qui vede.



Cercherò quindi, da ora in poi, di parlarvi un po' anche di me e di questa mia nuova vita in città, di me fuggita due anni fa da un impiego che mi logorava anima e fegato e che ogni tanto ancora oggi si "riaffaccia" come ricordo e mi suscita dolore.
In questo particolare periodo storico per il nostro Paese, in cui di lavoro non ce ne è per nessuno, in cui si lotta non per vivere ma per sopravvivere, in cui si cerca di mettere toppe alle incombenze di ogni giorno, dalla spesa alle bollette al mutuo, io non rinnego la decisione presa ormai tre anni fa. Non la rinnego perché frutto di una contingenza che non mi permetteva di fare altrimenti, la mia salute, infatti,  mi stava dicendo "Adieu!"...i perché sono molti e sono vari, posso solo dire che i primi 13 anni sono stati idilliaci, sono cresciuta tantissimo, mi sono ricavata una mia posizione, orgogliosa di esserci riuscita solo ed esclusivamente per merito, conquistata sul campo, un buon rapporto con i colleghi, molte esperienze positive e tanta, tanta soddisfazione...poi è iniziato il crollo, gli ultimi due anni d'inferno, logorata da un impietoso comportamento di chi in sé si era assunto ogni potere di vita e di morte e vedeva in me un pericolo alla sua posizione...mi son lasciata distruggere e questo ancora oggi mi causa una rabbia infinita che riaffiora ogni volta che il mio pensiero si sofferma lì...rabbia per essermi sentita impotente, rabbia perché mi son sentita sola, rabbia perché non son riuscita a "reggere" la situazione dopo averla sopportata per due interi anni...


Questo è il pensiero che ogni tanto affiora, ma per fortuna molto più spesso ne affiora uno ben più positivo, derivante da tutto ciò che di bello mi ha portato il consegnare le mie dimissioni e dire NO quando mi è stato chiesto di ritirarle ...da allora ho conosciuto tante nuove persone, ho imparato a dare valore a me stessa ed a ciò che faccio (e non, come prima, a ciò che rappresentavo), ho sfruttato quanto già avevo appreso finalizzandolo al MIO bene e non a quello imposto da altri, ho imparato che le persone, quando mi apprezzano, mi apprezzano per quello che sono e non perché ho un "ruolo", ho imparato che quello che ho nella mia testa lo posso realizzare senza dovermi sottomettere a compromessi dettati da altri, ho imparato che posso dare rispetto anche esprimendo i miei pensieri e i miei dubbi senza doverli nascondere, ho imparato che devo molto a me stessa ed a poche (molto poche) altre persone...ho conosciuto il mio grande amore, mi sono trasferita in città imparando ad amarla nei suoi piccoli vicoli pieni di storie e vivendo la vita di quartiere come fosse il piccolo paese montano dove vivevo prima e dove vive adesso mia figlia...sto imparando a mettere su tela la mia creatività e le vendite che ne sono derivate mi attestano che la strada che ho intrapreso forse è quella giusta, o comunque è un buon nuovo inizio...nel frattempo, ogni tanto, quando occorre, torno al mio "vecchio" mestiere di fund raiser e project planner (argh...sembrano un po' brutte parole, ma anche quello è un lavoro creativo, vi assicuro ^_^) per alcuni Enti e Agenzie che me lo richiedono (..perchè nel mio lavoro ero brava, sappiatelo! ^_^) e se alla fine del mese non ho uno stipendio fisso, non ho più vicino a me colleghi con cui per tantissimi anni scambiavo battute e caffè (e alcuni di loro mi mancano veramente tanto...), mi basta fare una passeggiata, accendere il mio fedele portatile, prendere un pennello in mano oppure semplicemente guardare Paolo ed i nostri quadrupedi e mi sento finalmente e veramente al mio posto, mi sento finalmente e solamente me....

Un abbraccio a tutte ;)


giovedì 9 gennaio 2014

fotografando...consigli per fare fotografie "interessanti" ^_^

Oggi ho deciso di parlare un po' delle mie foto. Nell'ultimo anno ho ricevuto molti complimenti (tanto che a volte mi chiedo se piacciano più le foto o le mie "creature" fotografate ^_^) e tante richieste di consigli in merito. Premetto che non ho velleità da fotografa, sono semplicemente una persona che si rende conto dell'importanza di avere buone foto lavorando in rete e quindi si ingegna per farne di decenti ^_^


In realtà non credo che ci sia una "formula magica" in grado di rispondere a tutti i bisogni, ma una serie di accorgimenti sui quali nel tempo ho riflettuto e che condivido con voi:
- questione macchina fotografica: a meno che non facciate i fotografi di professione non occorre avere una mega attrezzatura con un set di obiettivi per i quali occorrono studi approfonditi e anni di esperienza per farli funzionare al meglio ^_^ Io ho la mia fedele piccola vecchia Nikon Coolpix S220 e ottempera benissimo ai suoi compiti, ovvero fotografare le cose che faccio e/o che mi piacciono. Setto tutto in automatico e mi adeguo a fare le foto solo dove e quando la luce mi permette di farne ben a fuoco, altrimenti rimando tranquillamente.
-questione luce: io uso sempre la luce naturale, non diretta, ma il mio "set fotografico" è sempre ben illuminato, senza ombre nel mezzo e senza superfici riflettenti. Questo ovviamente vale per me che ho la fortuna di aver trovato un angolo di casa in cui posso fotografare le mie cose con la luce giusta, ma se devo fotografare qualcosa che deve stare appeso (in casa, ahimè, non ho muri liberi e illuminati come vorrei) allora uso il muro esterno, anche per quello valuto l'impatto della luce e fotografo solo quando la luce naturale me lo permette (sì, son un po' fissata con la luce naturale, ma visto che rende bene in foto, perché no? ^_^)
-questione sfondo: ecco, questa per me è stata veramente la svolta! All'inizio non ci prestavo la minima attenzione, fotografando dove mi capitava e su qualsiasi superficie, poi sono passata allo sfondo bianco (o almeno cercavo di avere sempre uno sfondo bianco), poi finalmente ho trovato uno sfondo che mi piace tantissimo e ho deciso di usare sempre quello, in modo da rendere uno stile omogeneo alle mie variegate "creature"...sistemando la casa laboratorio di Paolo ho trovato una vecchia tela ricoperta di bianco, ma con macchie date dal tempo e qualche goccia di grigio, me ne sono innamorata ed è diventata parte integrante di ogni foto che faccio. Questo ovviamente vale per me e per le cose che faccio e per le cose che mi piacciono, per voi saranno cose diverse, ma è importante che lo sfondo sia quanto più omogeneo possibile, monocolore (possibilmente chiaro, colori neutri), se usate una superficie di stoffa badate bene che sia ben stirata, niente pieghe a confondere la foto.

Il mio ultimo dipinto ad olio appeso al muro esterno.

- post produzione: come ho detto più volte, io non ho nessuna velleità di fare la fotografa di professione, quindi per la post produzione uso quanto la rete è in grado di offrirmi gratis, ovvero picmonkey.com , non occorre scaricare niente sul proprio pc perchè il tutto viene svolto online, gratuitamente ed in modo semplice. Io in genere sistemo solo un po' la luminosità, se voglio aggiungo qualche scritta simpatica, faccio prove e mi diverto fino a quando non sono soddisfatta del "prodotto finito", ovviamente se è una foto per il negozio online evito scritte e il soggetto principale rimane l'oggetto in vendita, per le foto di blog o facebook mi sbizzarrisco di più ^_^
NB: io non uso watermark, sono perfettamente cosciente che se tanto vogliono usare una delle mie foto possono togliere un watermark velocemente, se voi volete comunque metterlo, vi prego, usate qualcosa di delicato e sfumato e a lato dell'immagine...ho visto foto con watermark che "voi umani non potete immaginare", dove l'unica cosa visibile era il nome/nick della realizzatrice.. altra cosa, io non uso le cornici, ritengo sia una delle cose che possono distogliere l'attenzione dalla foto e dal soggetto, se invece a voi piacciono, cercate di non usare le "classiche" nere, fanno troppo manifesto mortuario ^_^

La mia tela ^_^

Adesso fate attenzione, vi offrirò uno spettacolo che non dimenticherete facilmente (mi spiace...), ma sento che devo farlo...sopra avete visto alcune delle mie foto attuali, ma qui sotto vedrete una delle mie foto...inorridirete, lo so, ma così potete capire che se son migliorata io possono farlo tutti ;)

Orrore e raccapriccio...correva l'anno 2010...

lunedì 30 dicembre 2013

Si avvicina il nuovo anno...e vi parlo un po' del vecchio ^_^

Tempo di bilanci  e buoni propositi un po' per tutti e sento di non potermi esimere dal farne anche io...

Il 2013 è stato un anno di consolidamento degli affetti: mi sono "assestata" nella nuova casa-laboratorio di Paolo, ho ricavato i miei spazi, ho condiviso fortemente i suoi (spero senza invaderne troppi ^_^), abbiamo raggiunto un'intesa tale che i nuovi amici ci hanno chiesto se eravamo coppia da molto tempo, ci siamo fidati e affidati l'uno all'altra trovando i nostri equilibri.

un piccolo angolo caotico, ma condiviso...


Il 2013 è stato un anno di passaggio all'età adulta: mia figlia (25 anni) è tornata ad abitare nella mia casa sui monti, alle prese con legna, stufa e neve, tanto bosco, tanto calore umano tipico dei piccoli paesi montani, ha iniziato il Servizio Civile e quindi ha il suo piccolo, ma meritato stipendio, canta nel coro della Chiesa che spesso va in tournée nei paesi vicini, fa volontariato e per "arrotondare" un paio di giorni a settimana aiuta una signora anziana con le incombenze domestiche. Ci sentiamo tutti i giorni e ci vediamo spesso, ma ogni tanto mi chiama per dirmi che le manco...anche lei mi manca (che volete farci, siamo cresciute insieme, io e lei, abbiamo affrontato tante cose assieme, nel bene e nel male, ma il distacco fa parte della crescita ed è giusto che ci sia...). Lei è felice per me, io sono felice per lei e tanto basta.

Noemi


Il 2013 è stato l'anno dei pennelli: come dico e scrivo spesso, era inevitabile! Abitando in una casa laboratorio dove il 70 % degli spazi è occupato da cavalletti da pittura, tele, pennelli e colori di tutti i tipi (senza contare un Maestro a disposizione 24 ore su 24) era inevitabile che mi dedicassi anche a questo ^_^ Ho dipinto e disegnato con tutti i colori che avevo sottomano, olio, acrilico, acquerello, carboncino, gessi, etc... e tanti soggetti diversi, dedicandomi principalmente ai gatti, che quest'anno son "volati" in ogni parte del mondo, regalandomi complimenti e piccole soddisfazioni...Ho dipinto su tanti supporti diversi, ma uno un po' mi manca: il muro...abituata ad utilizzare i muri, nelle case in cui ho abitato, per farne grandi tele su cui "sfogare" malinconia e passione, adesso non ho muri liberi a disposizione, ma "mai dire mai" ;)

mici sul muro


Il 2013 è stato l'anno di tante piccole grandi cose: mostre d'arte, nuovi e vecchi amici, nuove lane da lavorare, buoni libri da leggere, la "scoperta" del Doctor Who, il mio piccolo impegno al museo delle percussioni di Luigi, un po' di lavoro a progetto in ambito formativo, tanto impegno nei social network, le mie "creature" spedite ovunque e ovunque amate...

Il bilancio lo chiudo in positivo, non ho dubbi! Come buon proposito per l'anno nuovo, invece, ne ho uno solo, ma veramente grande: che per ogni "voglio fare" non ci sia un "rimando a domani"! Che dite, ce la posso fare? 

Intanto vi saluto e vi auguro un Buon Anno nuovo pieno di tutte le belle cose che ciascuno desidera e vi lascio qui, come ultima immagine, quella di un piccolo calendario che chi vorrà potrà stamparsi e tenere con sé ^_^









giovedì 7 novembre 2013

Libera la tua creatività! (intervista) / Set creativity free! (interview)

Ok, ormai ho preso il via con le interviste e trovo pure molto interessante proporle e leggere le risposte, mai scontate!
Oggi è il turno di Conny. Cosa mi ha colpito di lei? L'energia che trasmette nelle cose che fa, una sana, morbida, solare energia ! Una donna che lavora vecchi pezzi di vetro o materiali di scarto trasformandoli in luminosi monili che regalano luce come le classiche sfaccettate gocce di antichi lampadari, come pensate che possa essere "di persona"? Bon, Conny (che ho conosciuto in una mia incursione romana) è veramente una botta di vita, un grande sorriso e morbidi abbracci, non si può non pensare a quanto di sè mette nei lavori che fa...quindi ve la presento ^_^

Ok, I've started to post  the interviews and I love to interview creative people nd read their answers, never predictable!
Today is the turn of Conny. What struck me about her? The energy that she transmits in the things that she does, a healthy, soft, solar energy! A woman working old pieces of glass or discarded materials, turning them into jewelry that give bright light as the classic faceted drops of antique chandeliers, how do you think it would be "in person"? Bon, Conny (I knew her in my travel to Rome) is really full of life, a big smile and soft hugs, we can think about how much of herself puts in the work she does ... then I'll introduce her!


Conny's Kreations

Qual è il nome del tuo negozio, cosa crei e vendi? 
Conny's Kreations, in italiano sarebbe le Creazioni di Conny. All'inizio era Conny's Bijoux, perché ho iniziato con la bigiotteria ma vorrei riuscire a fare anche altro, trovando il tempo. Realizzo bigiotteria Tiffany e bigiotteria con materiali di riciclo e/o di riuso.

Qual è la tua fonte di ispirazione nell'arte e nella vita? 
In realtà non ne ho una specifica, l'ispirazione mi viene da tante cose diverse, a volte sono i materiali stessi ad ispirarmi, specialmente nel riciclo, vedo un oggetto inutilizzato o pronto per la spazzatura e penso che potrei trasformarlo in un'altra cosa. Ora ad esempio ho una scatolina di plastica dei cotton fioc che è in attesa di sapere se finirà nel riciclo o diventerà qualcos'altro. Per il vetro ovviamente è diverso, il materiale è sempre lo stesso e a volte studio dei soggetti che penso possano essere interessanti, come è successo per i ciondoli farfalle, a volte viene da se, come per il ciondolo gatto per cui mi sono ispirata al gatto di un mio amico. Qualche volta inizio a disegnare delle linee a caso e vedo dove mi portano, un po come succede per la scrittura automatica! Il disegno automatico.

What is the name of your store , what you create and sell ?
Conny's Kreations  means “the creations of Conny” . At first it was Conny's Bijoux, because I started with jewelry but I would be able to do even more , finding the time. I realize Tiffany jewelries and jeweleries from recycled materials and / or reuse .
What is your source of inspiration in art and life ?
I do not have a specific inspiration, my inspiration comes from many different things. Sometimes they are the materials themselves inspire me , especially in the recycling , I see an object unused or ready for the trash  and I think I could turn it into something else . Now, for example, I have a plastic box of cotton buds that is waiting to know if it end up in the recycling or become something else. For the glass, obviously, it’s different , the material is always the same and sometimes the study of the subject that I think might be interesting, as it happened for the pendants “Butterflies”, sometimes it comes from though as for the cat pendant for which I was inspired by the cat of a friend of mine . Sometimes I start to draw lines at random and see where it leads me , a bit like going to the automatic writing !
Ascolti musica quando crei? E se sì, quale? 
Normalmente no, cantando in un coro sono come satura, e quindi la maggior parte del tempo lavoro nel silenzio. Quando decido di mettere la musica ci possono essere motivi diversi che mi spingono, se devo studiare un brano lo metto a ciclo continuo e "spero di impararlo" per osmosi, a volte se voglio che il mio lavoro abbia un mood particolare cerco su youtube delle playlist adatte. Ad esempio per preparare articoli di Natale, cerco qualcosa che mi faccia entrare nello spirito natalizio, anche se magari è agosto! Comunque ascolto cose anche molto diverse, sono abbastanza eclettica. 

Com'è il tuo studio o spazio creativo? 
Lavoro nella mia camera, dove convivono, libri, letto, armadi, collezioni e materiali di lavoro. Sono una gran disordinata quindi è in corso una lotta quotidiana per tenere ogni cosa nel suo spazio, il piano di lavoro è la mia scrivania, dove faccio tutto. Quando lavoro il vetro, poi alcuni attrezzi arrivano fino al comodino/sgabello/scaletta altri invece si alternano, uno esce l'altro entra a seconda delle fasi di lavoro. In pratica ogni sera tutto deve tornare al suo posto! 


Listen to music when you create ? And if so , which one?
Usually I don’t listen music when I create, I sing in a choir and so, the rest of the time, I prefer  to work in silence. When I decide to put music there can be various reasons that lead me , if I have to study a song I put it in a continuous loop and " I hope to learn " by osmosis , sometimes if I want a particular mood for my creation  I search playlist  on youtube. For example, to prepare Christmas items , I look for something that makes me get into the Christmas spirit , though perhaps it is August ! However, I love to list very different music , I'm an eclectic woman.
How is your studio or creative space ?
I work in my room, where  I cohabited with books, bed , cabinets, collections and working materials . I'm a big messy and every day I fight to keep everything in own place , the plan of my work is my desk where I do everything . When I work the glass , some tools goes up to the bedside table / stool / ladder while others take turns , one comes out the other enters a second phase of work. In practice every night everything must return to own place !


Quali sono le 3 cose di cui non puoi fare a meno? 
Parlando in maniera molto limitata agli oggetti, direi libri in primis, mi aiutano a rilassarmi e ad evadere dalla quotidianità. Nell'ultimo anno sicuramente il mio portatile, con cui lavoro e poi anche se non sono un oggetto, direi, le mie mani, che mi permettono di creare tutto quello che mi passa per la mente, o almeno una parte!

Quale è il miglior consiglio sulla creatività che ti è stato dato? 
Nessuno, e penso sarebbe difficile darne, la creatività va solo lasciata libera di andare. Forse il consiglio migliore che si potrebbe dare sulla creatività è di lasciarla libera, così che possa esprimersi al massimo.

Qual'è la novità, il prodotto o il progetto che ti piacerebbe condividere con noi? 
Sto pensando ad una linea di gioielli in vetro più particolare, meno legata ad esigenze economiche o di stile, che mi permetta di esprimermi al massimo, arrivando anche a fare pezzi unici e irriproducibili e di costo più elevato, ma con una connotazione più personale e slegata dalle esigenze "commerciali".

What are the 3 things that you can't do without?
Speaking about objects , at first I can’t do without books, that they help me to relax and escape from everyday life . In the last year definitely I can’t do  without my laptop, I work with him and then also if you are not an object , I can’t do without  my hands , that they help me to create everything that goes through my mind, or at least part !
What is the best creative advice you have been given?
No one  and I think it would be difficult to give creativity’s tips because we must left it free to go. So,  the best tip that I can give about creativity is to leave it free !
What is new, any product or project that you 'd like to share with us?
I'm thinking of a line of glass jewelry with more detail, less tied to the economic or style  needs, that allows me to express myself to the fullest, to make unique and irreproducible jewelry with higher cost, but with a more personal and connotation disconnected from the needs of "commercial" .


Bracciale in pvc
E adesso un po' di link dove potete trovare i lavori di Conny:
Etsy Shop
Pagina Facebook
Come lavora Conny (non potete perdervi questo video!- Conny at work)

mercoledì 6 novembre 2013

non solo gatti...

Micetta

Chi mi segue avrà notato da un po' sa che verso gli animali ho sempre provato una forte complicità...ho avuto la fortuna di avere come compagni di avventure molti amici a quattro zampe, alcuni di loro mi son stati vicini per molti anni e ancora li porto nel cuore, altri son con me ancora adesso e mi fanno compagnia sul divano o mi chiamano per giocare assieme o per fare uno spuntino, con altri ci siamo semplicemente incrociati per strada, due coccole e un po' di salti assieme, altri mi hanno portato lungo le mulattiere dell'appennino facendomi sentire il vento tra i capelli e la forza di un cavallo in simbiosi con me...



Geremia e Biba
Con loro mi sento cucciola e mi sento forte, mi sento protetta e protettrice, parte di loro ed individuo, li guardo negli occhi e ci vedo dentro il mondo...


Kristal, la mia modella per  cappottini ^_^
questo è uno dei "perchè" da quando ho preso in mano i pennelli mi trovo invariabilmente a ritrarre gatti e cani di tutti i tipi...prossimamente mi allargherò anche ad altri animali, promesso ;)