mercoledì 26 febbraio 2014

colori, pennelli e il gruppo del martedì sera

Avere come compagno di vita un pittore-scultore ha molteplici vantaggi, compreso quello di poter frequentare un corso di pittura ad olio senza spendere un euro ;)
Paolo da molti anni insegna pittura (non solo ad olio ^_^) sia nel suo laboratorio, sia presso locali messi a disposizione dai Comuni limitrofi. 
Quando i corsi si tengono qui, nel laboratorio, io mi occupo di dog-sitteraggio ai nostri cagnoloni, ma quando Paolo ha il corso fuori, io mi trasformo in allieva e partecipo come tale (e non crediate che con me sia meno "intransigente", anzi! ^_^) al corso del martedì sera ed è divertentissimo ed estremamente rilassante per una serie di motivi:
a) siamo un gruppo di donne eterogeneo per età, professioni, passioni
b) essendo donne siamo in grado di fare più cose contemporaneamente, ovvero: dipingere sulle nostre tele, ascoltare il maestro, chiedere consigli al maestro, darci consigli l'un l'altra, spettegolare sull'ultimo San Remo, scambiarci ricette, fare sane risate
c) essendo il maestro l'unico uomo presente (almeno al momento ^_^) si è perfettamente adeguato, anzi, è perfettamente integrato e riesce pure a tenerci a bada

Micio ad acquerello bianco/nero
Dopo aver letto i punti A, B e C vi sarà venuto il dubbio su quanto siamo in grado di produrre buone pennellate, bon, sappiate che siamo in grado di fare pure quello! 
I ritratti di Valentina che riesce a cogliere ogni piccola ombra che caratterizza un volto, Elena che esplora la femminilità alternando fiori e bacche a nudi, Serena che con pazienza affronta le pieghe di abiti drappeggiati e l'altra Serena arrivata da poco, ma già parte di questo gruppo un po' pazzerello assieme alla "più giovane di tutte" Arianna.

Insomma, tutto ciò rende le lezioni molto di più di "semplici" lezioni, quelle due ore volano via veloci, piacevoli, rilassanti e "rigeneranti" ;)

Micio ad olio con molti colori ^_^
Tutti i corsi, di qualsiasi tipo/argomento/ tema, dovrebbero avere in sè questo valore aggiunto: si apprrende anche e soprattutto divertendosi!




domenica 23 febbraio 2014

da cosa nasce cosa, ovvero come riuscire a riempirsi le giornate

Dopo quasi venti anni passati a destreggiarmi tra ufficio, figlia e lavori di casa, come unica "genitrice" con un lavoro che mi impegnava anche 10 ore al giorno, dal mio punto di svolta in poi mi son trovata con giornate semi-vuote, considerati i ritmi precedenti.
Quattro rapide considerazioni: 
1. la scelta di dimettermi (leggi questo post, se non lo hai fatto prima ^_^) :
2. mia figlia adesso convive con il suo compagno
3. collaboro a progetto con una agenzia di formazione, quindi alterno periodi di "condensazione lavorativa" a periodi di "scarsa densità"
4. mi sono trasferita in città, eliminando così i "tempi morti" dei miei spostamenti

Condite il tutto con la mia tiroide che tre anni fa ha iniziato a funzionare male (sono ipotiroidea), lasciandomi con meno energia di prima e qualche sbalzo d'umore in più.
Bon, il risultato è che la mia testa ha molto più tempo per frullare come una trottola e devo, assolutamente devo, costruirmi attorno un castello di cose da fare.
Fortuna vuole che la manualità non mi sia mai mancata e che qui, in questa enorme e caotica casa laboratorio, le attività e le attrezzature e i materiali non siano mai carenti, per cui qualcosa da fare è sempre appostata dietro l'angolo ^_^
"Ma non mi basta mai!" e dato che ho avuto la grande fortuna di incrociare la mia strada con una famiglia stupenda e che in questa famiglia stupenda vi è incluso un Signore (con la S maiuscola come si addice in rari casi ^_^) nonostante la mia età non più verde ho iniziato a studiare pianoforte! Oddio, "studiare" è una parola grossa, diciamo che son fornita di:
a) un Signore che mi insegna la posizione corretta delle mani e gli esercizi utili
b) al Museo delle percussioni dove  faccio volontariato come guardiana/custode/segretariato c'è anche un bellissimo pianoforte che rischia accumuli di polvere
c) in una delle zone ancora inesplorate di questa casa lab ho trovato un paio di volumi con metodi di apprendimento per pianoforte!
d) Gigi (il Signore di cui sopra, nonché fondatore del Museo delle Percussioni) mi ha prestato un enorme organo elettrico per esercitarmi a casa.


Bon, son 3 settimane che faccio esercizi per la mano destra, per la mano sinistra e ora ho iniziato quelli per entrambe le mani insieme, obiettivo: suonare Adeste Fidelis per Natale! 
Paolo, cani e gatto sopravviveranno fino ad allora con il suono implacabile di tasti battuti ripetitivamente e quasi ossessivamente? Speriamo ^_^

Nel frattempo, il 20 febbraio presso la Biblioteca della mia città si è tenuto l'evento "Io ti Miao" e questo sotto è il "bottino" con cui son tornata a casa! Tanti mici, tanti amici, un incontro inaspettato con la mia ex professoressa di lettere che non vedevo da trent'anni e una sorpresa: i gatti miei e di Paolo trasformati in splendidi segnalibri ^_^

domenica 16 febbraio 2014

Giornata del gatto - Io ti MIAO

Per le gattofile, gattare, amanti dei felini, appassionate dei loro soffici mantelli, stregate dai loro musetti, sapete che il 17 Febbraio (ovvero domani) è la festa nazionale del Gatto?
A Pistoia festeggeremo giovedì 20 febbraio con "Io ti MIAO" iniziativa della Biblioteca San Giorgio di Pistoia
che invita tutti i gatti insieme ai loro padroncini a leggere brani che li celebrano e li raccontano.
La giornata è dedicata ad un noto personaggio pistoiese: Filippo Cesare Cecconi, noto come Sir Philip, il gatto bibliofilo, un assiduo frequentatore dell'ex Libraria Edison, recentemente scomparso, ma amato da tutti, gattofili e non. 

Gli amici della Biblioteca hanno, inoltre, hanno aperto un contest su facebook, basta fotografare il vostro micio insieme ad un libro, postarlo qui e  le tre fotografie che riceveranno più like vinceranno un libro ed un omaggio a prova di felino ^_^


Riconoscete quel micio lassù sopra la locandina? Sì, è uno dei miei mici! Sono orgogliosissima che sia stato scelto lui per questa giornata e devo ringraziare "solennemente" Elena e Sergio, un po' "zii" dei miei mici e  proprietari di quello che per i Beneforti & Beneforti è diventato un punto di incontro, di scambio, di buona cultura, di buone parole e buoni incontri ovvero della libreria indipendente Les Bouquinistes
Detto tra noi: viva le librerie indipendenti, piccole, seminascoste, con quei volumi che cercavi e  non trovavi, con splendide scoperte fuori dall'ordinario e proprietari che i libri non solo li vendono, ma li amano!

martedì 11 febbraio 2014

scoprendo la città...

Se mi seguite da un po' lo sapete: ho vissuto fino ai 41 anni (felicemente) fuori dalla città, prima nel mio piccolo paese natio, non molto distante da Pistoia, poi in montagna, mille metri d'altezza, trecento anime, casa che si affaccia sul bosco.
Aprire le finestre e vedere solo alberi intorno, scendere le scale esterne e poi giù fra abeti, aceri e castagni, a cercar funghi, fermandosi sotto alberi secolari con radici contorte arricchite da un muschio morbidissimo.
Mai avrei pensato di poter avere "eremo" migliore per rilassarmi dopo una giornata frenetica e stressante, per svegliarmi rigenerata.
Sbagliavo!
Così come la casa "è dove vive il cuore", così si possono costruire e amare piccoli "eremi" rilassanti anche in città, scoprendo un poco alla volta piccoli vicoli, quartieri a misura d'uomo, profumi di pasticceria, panetteria e lavanderia, piccoli rumori di una vita in fermento.

Io sono cresciuta in un paese (Piteccio, ndr) che scorre assieme all'acqua dell'Ombrone, passando l'infanzia sulle sue rive, dove i nostri padri coltivavano piccoli orti, guardando i broccioli che nuotavano nell'acqua bassa, scoprendo sassi stondati e con colori particolari, affascinata dai piccoli e irregolari quarzi che parevano diamanti all'occhio di una bimba, osservando i girini prima che diventassero rane.


Ora ho scoperto, a pochi passi dal nostro eremo-casa-laboratorio, che anche la Brana che ci passa vicino offre scorci e tesori che ancora oggi mi fanno l'effetto di tornare bambina, facendomi scoprire nuovi tesori, vecchie forchette lavorate dall'acqua, pezzi di ceramica colorata, pietre dalle forme particolari.


Mi piacciono gli oggetti con una storia, mi piace cercare, trovare e immaginare e credo che coltiverò questo mio "vizio" a lungo, cercando e trovando e immaginando cose, persone, visioni, perché ritengo che QUESTO sia il mio più vero punto di forza.

Anche Geremia scopre la città ^_^