domenica 26 gennaio 2014

parlando di libri senza farne recensioni

Questo mio post domenicale lo dedico ai libri, non ai libri che ho letto, a quelli che avrei voluto leggere o a quelli che non leggerò mai, ma scriverò alquanto confusamente di libri in generale, parlandovi (anzi, scrivendovi) di due piccoli momenti di questa mia settimana...

Ieri ho partecipato (con vergognoso ritardo, ahimè) ad un incontro su una delle mie autrici preferite: Agatha Christie. Sono arrivata tardi in quanto un'amica romana è passata inaspettatamente dalle mie parti e non potevo mancare a quel piacevole caffè accompagnato da quattro chiacchiere con un'amica lontana, piacevoli chiacchiere che mi hanno fatto dimenticare di tener d'occhio l'orologio e perdere il contatto con il tempo.

Comunque sono arrivata in libreria (la piccola, deliziosa, libreria fuori dal tempo e dallo spazio Les Bouquinistes a Pistoia) dove già erano iniziate le domande finali allo scrittore Lucio Nocentini, autore di piacevoli intermezzi di sana giallistica alla Christie, conditi da portate culinarie ed ironia. Mi sono seduta in fondo alla saletta (un classico per me), ho ascoltato ed annuito dietro le teste degli altri astanti, ho atteso che fosse il momento "sacro" del buffet, quando tutti si alzano e vanno verso il tavolino imbandito e il relatore/scrittore/intervenuto rimane a disposizione per i singoli ^_^
Ho conversato piacevolmente con Lucio, ammirato ed invidiato la sua incredibile collezione di volumi di Agatha, spaziante tra lingue, luoghi ed epoche diverse, le copertine con quel caratteristico colore giallo che fa da cornice ad illustrazioni che non si discostano dal racconto e che tracciano un chiaro indizio su cosa troverai nel libro, belli al tatto, alla vista e alla memoria.


Giorni fa, invece, mentre mettevo a posto (si fa per dire, qui nella casa-lab il posto ormai non esiste più, occorrono interventi da altre dimensioni ^_^) alcuni libri portati giù dalla mia casa in montagna, ho ripreso in mano un libro che mi ha accompagnato per circa venti anni. Ne trovai una copia quando mi occupavo da volontaria della biblioteca/emeroteca dell'Associazione per la quale poi ho lavorato per molti anni. Su quella copia, qualcuno aveva annotato un proprio sogno e quel qualcuno aveva poi collegato con poche belle parole quel sogno a ciò che aveva letto nel libro, le parole erano intense e mi spinsero a leggere "Un uomo" di Oriana Fallaci.
Senza aver vissuto la Fallaci del ben più noto "Lettere ad un bambino mai nato", senza averne discusso poi le vicende strettamente politiche, le provocazioni che inducevano a darle etichette fortemente crude e crudeli, saperla vicina nello spazio, con quella "toscanità" che me la rendeva vicina, una donna forte cresciuta in molte città, una donna che ha vissuto intensamente e che ha saputo farmi vivere intensamente leggendo i suoi scritti...anzi, non voglio continuare a scrivere "una donna", voglio scrivere "Una persona" perché il suo essere forte e combattiva e intelligentemente presa dagli eventi della vita sua ed altri è indipendente dal genere, non esistono "donne forti " o "uomini forti", esistono Persone Forti, persone che nel bene e nel male vivono intensamente la propria vita e, cosa ben più rara, sanno metterla su carta.
Bon, nel tempo ho letto anche altro della Fallaci, ma "Un uomo" mi è rimasto dentro e quando ne ho parlato a Paolo lui se ne è uscito con un "Non te l'ho detto? Riccardo ha scritto un paio di libri su di lei perché gli è stato amico fino alla sua morte."..
Ecco, potete capire quanto il sapere che una persona che conosco è stata così vicina ad una Persona che ho così ammirato possa essere stata una piacevole sorpresa? Ovviamente ho contattato subito mia cognata (moglie di Riccardo ^_^) che mi consegnerà copia del volume, ma, cosa ancora più preziosa, che mi racconterà di lei, non per curiosità morbose su cosa diceva/faceva, ma solo per potermela immaginare nella sua quotidianità, nei suo gesti, nel fumo delle sue sigarette americane...Ecco, conoscere qualcuno che l'ha conosciuta è un po' come conoscerla io stessa, voglio "appropriarmi" di meriti non miei? Non credo, sicuramente però è fonte per me di molto orgoglio..


Ecco, è stata una settimana dettata dai libri e da autrici che amo, seppure così diverse tra loro (...ma forse, a guardar bene, nemmeno poi così diverse nella loro vita...entrambe presenti come parte attiva durante guerre diverse, con amori conflittuali e dolorosi, persone forti...).

Nel titolo di questo post ho scritto che non avrei fatto recensioni, per quelle vi lascio il link di Giulia di M'hanno detto di fare un blog, che si diletta fra titoli di vario genere e vari autori grazie alla sua passione per la lettura ed alla freschezza ed alla curiosità di scoprire cose nuove e ri-scoprire cose vecchie ^_^

2 commenti:

  1. Grazie mille Silvia per avermi citata in questo tuo bellissimo post che mi ha fatta immergere un po' nel tuo stato d'animo e di vicinanza alla lettura :) Da patita di libri e di carta non posso che amare tutto quello che hai scritto :) E, a proposito... facciamo il nostro club di lettura!!

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  2. bellissimo questo post!
    I libri sono sempre i migliori amici dell'uomo e pure della donna of course
    :)

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